Tazza e Brocca Richard Ginori Mondovì
A cavallo tra il settecento e l'ottocento in Italia si sviluppa la ceramica detta Terraglia "dolce o tenera" ereditata dalle esperienze inglesi.A Mondovì come in altre parti europee cambiano i consumi e le classi meno abbienti riescono finalmente a permettersi beni tipici della borghesia.I piatti di legno vengono sostituiti con quelli in terraglia,così le tavole si arrichiscono di tazze,insalatiere,scodelle. A fine ottocento nel monregalese,dopo un'inizio difficile,si contano cinque fabbriche di terraglia,a Villanova,a Chiusa Pesio e a Mondovì.
Tra queste e' innovatotrice la ceramica della famiglia Musso produce stoviglie di buona qualità,a prezzi invitanti,destinate alle case più semplici,decorando con fiori,visi di donne,di soldati e il tipico galletto.Il figlio di Benedetto Musso,Felice, eredita,come unico proprietario lo stabilimento principale, il "Follone",e nonostante sforzi e tentativi di salvataggio lo cede nel 1897 alla Richard Ginori.
La società continua a sfornare terraglia e non impone nessun cambiamento adeguandosi alla forte impostazione locale. Intuisce la possibilità di mercato e nel 1934 a suo vantaggio si mette a capo di un consorzio -Ufficio Unico Consorziale-per la vendita e per i crediti.L'Uffico comprende le manifatture Beltrandi,Musso e Vedova Besio.
Scodella Richard Ginori Mondovì
Negli anni 50 cominciano i cenni di una crisi di mercato ,legata principalmente alle caratteristiche tecniche della Terraglia dolce ,principalmente costituita da un impasto di carbonato di calcio,rendendolo poroso e fragile. Questo tipo di ceramica risente della concorrenza dei prodotti in terraglia forte della società ceramica Laveno. Anche nel monregalese iniziano lavori su terraglia forte ma senza successo,necessitano di altre attrezzature e materiali.Solo la Società Ceramica Piemontese di Chiusa Pesio riesce ad ottenere un prodotto simile.
Nel 1962 la Richard Ginori comincia a produrre terraglia forte negli altri stabilimenti affiliati del gruppo e nel 1965 acquista la Società Ceramica Laveno.Ormai a Mondovi' e un susseguirsi di chiusure e il gruppo Ginori riduce gli stabilimenti o li converte in produzione
sanitarie o di isolatori elettrici .Lo stabilimento di Mondovì chiude definitivamente nel 1972.
Io ho una serie di piatti Mondovì, nessuno sa dirmi se hanno un valore. A chi potrei rivolgermi secondo te? Credo che gli amanti siano i migliori per avere informazioni. Grazie anticipatamente
RispondiElimina