venerdì 25 maggio 2012

Richard Ginori ultima puntata

                                           Tazzone Richard Ginori anni 50

Nel 1911 impiega circa 1500 dipendenti e a partire degli anni 20 rinnova la sua produzione
dopo aver assegnato la direzione artistica all'architetto Giò Ponti. 
Inizia un periodo importante in cui si punta su una produzione di alta qualità destinata ad una clientela esigente e raffinata.Nel periodo diretto da Giò Ponti alla manifattura lavorano importanti designer,tra questi Giovanni Gariboldi a cui viene affidata la direzione dopo la seconda guerra mondiale e che manterrà fino alla sua morte nel 1971.
Gio Ponti lascia la Richard Ginori nel 1938.
Nel 1955  nello stabilimento di Doccia viene chiuso il reparto  produzione delle stoviglie e tre anni dopo quello degli isolatori.
Dopo l'acquisizione della Società Ceramica Italiana di Laveno, nel 1965,la storia della Richard Ginori prosegue unicamente in vari passaggi di proprietà fino ai giorni nostri.Nel 1970 diventa una controllata della finanziaria di Michele Sindona.Nel 1973 viene ceduta alla Liquidas e nel 1975 il gruppo si unisce alla Pozzi dando vita al famoso marchio Pozzi-Ginori.Nel 1977 è acquisita da Salvatore Ligresti.
Nel 1993 la Pozzi-Ginori viene venduta alla Sanitec Corporation mentre la Richard Ginori viene rilevata dalla Pagnossin S.P.A
Nel 2006 entra nel gruppo la Bormioli Rocco & Figli che ipotizzando la costruzione di un nuovo stabilimento cerca di trovare nuovi canali di vendita attraverso la grande distribuzione. Gran parte della produzione non avviene più in Italia ma all'estero per abbattere i costi.La presenza del Gruppo Bormioli termina alla fine dello stesso anno.
La società e' piena di debiti, e nonostante svariati tentativi di risollevarla nel 2012 viene messa in liquidazione.
Ad oggi nello stabilimento toscano lavorano 332 dipendenti.


                                Tazza ceramica Laveno,tazza porcellana Richard Ginori    
                                                                                                                                                                   I tazzoni in ceramica,i miei preferiti, venivano prodotti in 3 misure differenti diametro 15-13-11 cm e altezza rispettivamente 9-8-6 cm. Erano destinate non solo come oggi per la colazione ma anche per contenere le minestre,zuppe.Il peso poi variava,per esempio quella bianca in alto pesa 700gr. Un bel peso e spessore ma in questo modo il cibo si conservava ben caldo.Le scodelle in porcellana sono decisamente più leggere.
Anche i tazzoni o "bol" francesi rispettano queste misure.

                                           Tazze in porcellana Richard Ginori anni 70


Il Marchio



                 


Streghetta

giovedì 24 maggio 2012

Richard Ginori Mondovì


                                              Tazza e Brocca Richard Ginori Mondovì

A cavallo tra il settecento e l'ottocento in Italia si sviluppa la ceramica detta Terraglia "dolce o tenera" ereditata dalle esperienze inglesi.A Mondovì come in altre parti europee cambiano i consumi e  le classi meno abbienti riescono finalmente a permettersi beni tipici della borghesia.I piatti di legno vengono sostituiti con quelli in terraglia,così le tavole si arrichiscono di tazze,insalatiere,scodelle. A fine ottocento nel monregalese,dopo un'inizio difficile,si contano cinque fabbriche di terraglia,a Villanova,a Chiusa Pesio e a Mondovì.
Tra queste e' innovatotrice la ceramica della famiglia Musso produce stoviglie di buona qualità,a prezzi invitanti,destinate alle case più semplici,decorando con fiori,visi di donne,di soldati e il tipico galletto.Il figlio di Benedetto Musso,Felice, eredita,come unico proprietario lo stabilimento principale, il "Follone",e nonostante sforzi e tentativi di salvataggio lo cede nel 1897 alla Richard Ginori.
La società continua a sfornare terraglia e non impone nessun cambiamento adeguandosi alla forte impostazione locale. Intuisce la possibilità di mercato e nel 1934  a suo vantaggio si mette a capo di un consorzio -Ufficio Unico Consorziale-per la vendita e per i crediti.L'Uffico comprende le manifatture Beltrandi,Musso e Vedova Besio.

                                                  Scodella Richard Ginori  Mondovì

Negli anni 50 cominciano i cenni di una crisi di mercato ,legata principalmente alle caratteristiche tecniche della Terraglia dolce ,principalmente costituita da un impasto di carbonato di calcio,rendendolo poroso e fragile. Questo tipo di ceramica risente della concorrenza  dei prodotti in terraglia forte della società ceramica Laveno. Anche nel monregalese iniziano lavori su terraglia forte ma senza successo,necessitano di altre attrezzature e materiali.Solo la Società Ceramica Piemontese di Chiusa Pesio riesce ad ottenere un prodotto simile.
Nel 1962  la Richard Ginori  comincia a produrre terraglia forte  negli altri stabilimenti affiliati del gruppo  e nel 1965 acquista la Società Ceramica Laveno.Ormai a Mondovi' e un susseguirsi di chiusure  e il gruppo Ginori riduce gli stabilimenti o li converte in produzione 
sanitarie o di isolatori elettrici .Lo stabilimento di Mondovì chiude definitivamente nel 1972.





mercoledì 23 maggio 2012

Ginori-Richard Ginori - San Cristoforo




E' doversoso in questo mese dedicare uno spazio al prestigioso marchio Richard Ginori.Perchè doveroso?
Perchè proprio in questo mese la Richard Ginori e' stata messa in liquidazione.Mi sembra un film già visto,un deja vu. Già, ma e' realtà. Si prende una fabbrica con qualche problema economico, la si vende alle finanziarie, la si svuota,si lucra,non si investe,non si  modernizza, aumentano i debiti,si quota in borsa,si svalorizza.,la si chiude , la  si sposta o la si mette in liquidazione.Chi gestisce negli ultimi decenni la Richard Ginori sono i soliti noti,affaristi,immobiliaristi cioè nessuno che ci capisca qualcosa di imprenditoria e soprattutto di ceramiche e porcellane.
E' una sconfitta, una sconfitta soprattutto per quei lavoratori che perderanno il lavoro,è una sconfitta per tutti noi che non riusciremo più ad avere un marchio unicamente " italiano".
Muore ogni giorno il Mady in Italy, quello vero!!!

GINORI

Ma ripercorriamo la storia della Richard Ginori che e' la storia delle famiglie italiane.
E' complessa perchè non solo comprende più di 250 anni di storia ma anche fusioni e acquisizioni dei piu' famosi marchi dell'epoca.
Il marchese Carlo Ginori fonda la ditta di porcellane nel 1735 e nel 1737  trasferisce la produzione nella Villa della sua tenuta di Doccia ,che diverrà  la miglior porcellana italiana conosciuta in tutto il mondo.Innovativa,prestigiosa,solida finanziariamente conquista il mercato nazionale ma anche estero.Carlo Ginori muore a 55 anni nel 1757.Gli succedono 4 generazioni di eredi primogeniti fino al 1896 l'azienda, con allora 1500 dipendenti e 5 milioni di pezzi prodotti,fu venduta alla Società Ceramica Richard.
Oltre  a porcellana vengono prodotti stoviglie in ceramica,a volte bianca per poi essere decorate successivamente.Molti prestigiosi alberghi dell'epoca facevano disegnare il logo su tazze e piatti.
I marchi sono molteplici tra quelli più conosciuti : scritta in verde Ginori(1880-1930),in rosso  con scritta manifattura Ginori  Doccia(1860-1890) mentre il primo marchio a forma di stella e' stato  introdotto nel  1791. 
Per ulteriori informazioni:    www.museodidoccia.it 


                                                                                          

                                                            Tazza caffè in ceramica Ginori
                                                                 



SOCIETA'  CERAMICA RICHARD


                                                            Fine 800 S.C. Richard

Nel 1840 LuigiTinelli,proprietario di una ditta di porcellane e ceramiche a San Cristoforo(Milano) richiede come socio Giulio Richard,piemontese,che collabora con il padre in una piccola fabbrica di porcellane.
Nel maggio del 1842 fonda la Giulio Richard & Co con sede a
San Cristoforo,producendo con il marchio San Cristoforo Richard.
Principalmente si fabbricano oggetti in terraglia dura dette anche porcellana opaca invadendo il mercato sotto forma di vasellame ad uso quotidiano da tavola o articoli igienici.
Nel 1873 la San Cristoforo e la Giulio Richard & Co si fondano e nasce la Società Ceramica Richard ,marchio S.C. Richard.


 Tazza S.C  Richard


Nel 1896 S.C. Richard incorpora la manifattura Ginori di Doccia e la produzione di porcellana a San Cristoforo cessa definitivamente.
Il marchio e il nuovo nome della società diventa  Richard -Ginori.


                                                  Piatti  stile" Vecchia Lodi"                                         
      



S.Cristoforo Richard


marchio S.C. Richard


                                                                 marchio S.C.Richard


La Storia continua...                                     

mercoledì 9 maggio 2012

Ceramica Piemontese di Chiusa Pesio Mondovì

                                                                Nur Mahal

Mese di maggio,mese delle rose ,finalmente  stanno fiorendo. Il rosa e' anche nella ceramica.

                                    

                                     Tazze "Digoin"  e " Ceramica Piemontese"


Le tazze più piccole sono della manifattura di Chiusa Pesio nel distretto di Mondovì in provincia di Cuneo "Ceramica Piemontese"  più vecchie rispetto alle altre.
La "Ceramica Piemontese" nasce a Chiusa Pesio ed è attiva dall'inizio del novecento per la produzione di terraglia tenera.
Riesce ad imporsi sul mercato dopo la prima guerra mondiale ed espande la propria produzione dopo aver rilevato la fabbrica "Gabutti"e trasforma la produzione da terraglia "tenera" in "semiforte".
In quel periodo il marchio in verde è rappresentato da un'aquila ad ali spiegate sopra un semicerchio che riprendeva un marchio ottocentesco dei Gabutti.La S.C.I. di Laveno nel 1932 decise di far causa alla ditta piemontese per concorrenza sleale.La "Ceramica Piemontese" perse la causa e dovendo risarcire una notevole somma,dichiarò fallimento.
Dopo la guerra si costituì una nuova società che si indirizzò nella produzione di terraglia forte e  nel 1967 rilevò la manifattura "Musso" acquisendo nel 1968 la "Manifattura delle Moline".La fabbrica rimane attiva fino agli anni ottanta e nel 1984 chiude dopo che una parte di operai e alcuni soci confluiscono nella Nuova Besio di Mondovì.





                                  Tazze in terraglia di piccoli dimensioni Ceramica Piemontese
                                                                  Chiusa Pesio


Marchio Ceramica Piemontese


                                                         


Streghetta