giovedì 26 aprile 2012

Le scatole



Sono utili oltre che belle,  devono piacere è ovvio, ma nonostante l'età non perdono il loro fascino.
Mi ricordano l'infanzia, penso che tutti nè abbiano qualcuna in casa.Tipico uso è riempirle di bottoni, o oggetti del cucito che in genere non si sanno mai dove riporre.
Ma in realtà se non sono terribilmente rovinate, possono di nuovo essere riempite di biscotti , oppure le uso per riporre i miei  saponi,rifoderandole o di carta o di stoffa.
Il collezionismo poi fa da padrone,chi per epoca,chi per marca, o solo perchè piacciono,le cercano  o le scambiano.
Se volete informazioni, io più volte vado a rileggere la loro storia sul sito www.casadellescatole.org







Ho iniziato la raccolta di scatole di latta ,prima per ripercorrere le varie ditte dolciarie piemontesi, poi mi sono allargata alle italiane in genere per poi espatriare in francesi ed inglesi e infine di sono riempita la casa ...
Grandi, piccole ,molto piccole,molto grandi,e tutte hanno la loro funzione,non sono solo esposte.
Le ditte dolciarie hanno capito l'attrazione per le scatole di latta e a Natale o altre occasioni rivendono i loro prodotti nella latta ma non è la stessa cosa!!!!













E' bene ricordare ,molte ditte che confezionavano in scatole di latta non esistono più, altre si sono fuse o hanno rivenduto il marchio,le vecchie scatole scandiscono il nostro tempo....

domenica 15 aprile 2012

Vedova Besio



                                                       Tazzone Vedova Besio e Figlio


Quando si inizia una collezione, si fanno delle scoperte, almeno a me è capitato.Pur essendo piemontese ma non un antiquario nè di lavorare nel settore della ceramica , mi sono sorpresa nello scoprire che a Mondovì e a Chiusa Pesio  in provincia di Cuneo vi era un importante distretto ceramico . Ad oggi tutte le fabbriche nate a metà dell'ottocento non  esistono più,prima assorbite dalla  Ginori Mondovì e in seguito definitivamente chiuse.
Tra queste si evidenziano  le ceramiche Musso,  Besio , Beltrandi,Gabutti,Silvestrini -La Vittoria, N.I.C.E,Ceramiche Piemontesi di Chiusa Pesio.
Raccontare le vicessitudini di queste aziende sarebbe come scrivere un romanzo e chi volesse approfondire l'argomento vi sono   libri e soprattutto se passate in Piemonte visitate  il Museo della Ceramica a Mondovì http://www.museoceramicamondovi.it/
 Tra questi mi ha colpito, la " Ceramica Besio " e la sua particolare storia.
 Lo stabilimento  Ceramiche Besio,avviata dall'albisolese Giuseppe Besio, nasce a metà dell'ottocento e comprende due stabilimenti situati nel distretto di Mondovì.Alla morte di Giuseppe Besio 
si alternano vicende ereditarie fino alla fine dell'ottocento quando uno stabilimento passa di proprietà a Felice Musso e poi alla Richard Ginori Milano e l'altro alla vedova e ai suoi figli e il marchio diviene Vedova Besio e Figli.Infine nel 1889  un figlio cede la sua quota e  il marchio muta nuovamente in Vedova Besio e Figlio. Importante per i collezionisti riconoscere il marchio e datarne il periodo.
Un altro marchio  riferibile agli  anni 60-70, e' CBM, Ceramiche Besio Mondovì. 
Lo stabilimento sopravvive alle guerre ma non alla concorrenza ,resiste fino alla chiusura e fallimento nel 2002.La Besio 1842 di Gianni Rovea  nè rileva i modelli e i marchi storici e ad oggi  produce a livello artigianale sempre a Mondovì.http://www.besio1842.it/

                                                     

                                                   Zuppiera e Piatto Vedova Besio e Figlio


   Contenitori Sapone e Soda Ved.Besio anni 40  


Il Marchio






 


martedì 10 aprile 2012

Il mio Yogurt


Pausa con le tazze, un pò di tregua.  Oggi ho preparato lo yogurt così passo la ricetta. Fare lo Yogurt in casa è veloce, economico e il risultato è ottimo!!!
Per prima cosa, il latte. Io uso il latte crudo e consiglio a tutti di cominciare ad acquistarlo perchè e' veramente ,veramente buono. Potete cercare un distibutore di latte più vicino a voi consultando questo sito http://www.milkmaps.com/
Versare un litro di latte crudo in una pentola di acciaio e usando lo spargifiamma , fatelo scaldare fino a 80 gradi circa. Per misurare la temperatura due metodi: il primo  semplice acquistare un termometro da cucina, secondo più empirico osservare il latte quando sobbolle
sotto la pellicina siete circa a 80 gradi. Non deve bollire!!! Ogni tanto rimescolate il latte senza toccare il fondo della pentola.
Mentre il latte si riscalda, mi raccomando fuoco medio basso, preparate il contenitore per lo yogurt che deve essere capiente e pulitissimo..Versate nel contenitore due cucchiai abbondanti di yogurt, la prima volta  userete uno yogurt  intero ricco di fermenti lattici,in seguito userete quello preparato da voi










Riempite di acqua fredda la vasca del lavello, oppure una bacinella,servirà per far raffredare il latte velocemente.
Per ultimo mettete un colino sopra il contenitore del futuro Yogurt.
Raggiunta la temperatura di 80 gradi circa, abbassate  al minimo il fuoco e guardate l'orologio,deve mantenere questa temperatura per 10 minuti abbondanti. La temperatura salirà ma non a sufficienza per sterilizzare completamente il latte.
Trascorsi i 10 minuti, mettete la pentola nel lavandino per raffreddare velocemente il latte.. La temperatura deve scendere a  40°,anche  in questo caso o userete il termometro o un dito , se non vi scottate e lo sentite tiepido siete ad un giusta temperatura.
Non deve abbassarsi troppo , i fermenti lattici si attivano e lavorano  a  36-38 gradi . Io lo raffreddo  fino ai 40 gradi in quanto  aggiungendolo allo yogurt freddo ,la temperatura si abbassa ulteriormente.



Prendete due -tre cucchiai di latte e lo aggiungete allo yogurt nel contenitore filtrandolo con il colino, mescolate bene sciogliendo gli eventuali grumi e subito dopo aggiungete il resto del latte sempre attraverso il colino.


Rimescolate nuovamente per bene e mettete il contenitore nella yogurtiera per 3 ore e mezza.

Yogurtiera o non yogurtiera?

Io uso la yogurtiera, l'avevo acquistata in offerta su ebay.Funziona bene e mi riduce il tempo di preparazione ma se nè puo' fare anche a meno.
Il forno può sostituire la yogurtiera. Appena iniziate a scaldare il latte, accedente il forno al minimo,in genere sui 50-60 gradi. Appena raggiunta ,spegnete il forno e lasciate la luce accesa che manterrà  calore all'interno del forno.
Dopo aver rimescolato il latte con lo yogurt avvolgete il contenitore in una copertina  e mettetelo nel forno per circa 6 ore.
Il contenitore non deve essere mosso o spostato e il forno deve rimanere sempre chiuso e luce sempre accesa!!!












con yogurtiera










Dopo 3 ore e mezza o 6 ore a seconda del metodo usato il latte e' denso come un budino ,coprite il contenitore con una pellicola trasparente e lo mettete subito in frigorifero
nel piano alto,il più freddo.La temperatura del frigorifero deve essere circa di 4°.
E ora aspettate per altre 12 ore.




La spiegazione è lunga ma il tempo della preparazione fino alla yogurtiera è di meno di un ora.
I passaggi successivi  domani,ma volendo dopo 12 ore in frigorifero lo yogurt e' pronto!!
 

 

Il giorno dopo ...... 

 



Eccolo..dopo 12 ore di frigorifero..denso e cremoso. Potete mangiarlo direttamente dal contenitore,eliminando pian piano il liquido che si forma,oppure rimescolarlo con una frusta,la sua consistenza sarà più liquida e infine  per uno yogurt molto denso scolarlo.
Io delicatamente con una schiumarola metto lo yogurt dentro un telo di garza e lo lascio scolare per una decina di minuti,poi lo trasferisco in contenitori di vetro,rimescolo e finalmente lo mangio...




                                                              

                                                                    
                                                                                                                                                                      


Naturalmente  potete servirlo in una tazza con frutta fresca.......

mercoledì 4 aprile 2012

"Le Bol Francesi"-Tazze caffè e latte

Quando ho iniziato a collezionare tazze,le mie preferite sono sempre state le tazze da caffè e latte abbastanza grandi.In seguito ho scoperto quelle di misura inferiore.In Francia si sono sbizzariti,creandole sia in grande che in piccolo.La particolarità delle tazze da caffè e  latte francesi oltre  alle differenti misure,vengono prodotte sia lisce che a "coste" o "cotele"


                                                     piccola "bol" Sarreguemines

Un'altro particolare sono i colori e disegni..Tinte a pastello o decisamente più forti,a strisce,a pois,tinta unica con piede in bianco,sfumate,a rombi  con disegni stilizzati.
Insomma una varietà infinita ..bellissime da esporre..



           
                                                              Digoin Sarreguemines



                                                            Tazze francesi non marcate



martedì 3 aprile 2012

Onnaing ceramica

              


                           Tazza da colazione  Sarreguemines  anni 40-50                       
                                                                 

Ognuno di noi ha un colore preferito.Nel tempo la preferenza ad uno o ad un altro varia,non so per quale motivo. Sono passata dal giallo ,all'arancio ,al verde fino ad arrivare negli ultimi tempi al rosso scuro.
Il mio preferito e' un rosso quasi bordeaux che tende al lampone ma un pò più scuro...capito vero?
In pratica il rosso francese.
In qualunque modo si possa chiamare questo tipo di rosso ha la capacità  di abbianarsi su tutto.
Sono di esempio ,la tazza sarreguemines in crema e rosso e la brocca Onnaing,belle, eleganti..
La terraglia forte francese nei suoi vari decori e colori è famosa e tra questi è bene ricordare le maggiori fabbriche che descriverò  con calma  più avanti nel dettaglio:Creil et monterau,Gien,St.Amand,Choisy le Roy,Badonviller e Luneville.
Tazze,piatti e zuppiere tutti abbinati in queste belle tonalità.
Ma la brocca e' Onnaing..ceramiche  di Onnaing




Tazza Digoin Sarreguemines e brocca Onnaing
                                                      

La manifattura di Onnaing famosa non solo per la ceramica ma anche per la maiolica,
nasce nel 1821 nel nord della Francia sotto la direzione della fabbrica di maioliche Nimy
in Belgio.Si scelse di aprire un nuovo stabilimento in Francia per abbassare i costi di esportazione che risultavano più bassi nel territorio francese.
Alla  fine dell'ottocento  la produzione si dedica esclusivamente alle "Barbotine",tipicamente francesi.Veri e propri maestri di arte modellano l'argilla creando modelli esclusivi e particolari,vasi,brocche,porta tabacco.
Durante la prima guerra mondiale la fabbrica è costretta a fermarsi,per poi riprendere a fine
del 1918 con la produzione di oggetti in ceramica fino al 1938,l'anno in cui viene definitivamente chiusa.







                                                            



                                                                   


Streghetta

lunedì 2 aprile 2012

Il giardino si veste di bianco




Oggi giornata splendida,caldo quasi estivo. Mentre la cucina è ancora con le tinte invernali, nel giardino padroneggia  il bianco. E' ora di colorare anche la casa oppure cerco di trascorrere più tempo fuori.
L'inverno prima troppo caldo e poi troppo freddo ha messo a dura prova le piante,hanno patito perfino le rose. Rimettere in ordine il giardino,potare,concimare,piantare è faticoso ma se fai un buon lavoro si avranno grandi soddisfazioni.Il giardinaggio non è solo trascorrere del tempo ma una vera passione come il collezionismo. Si potrebbero abbinare due passioni,collezionare rose antiche per esempio!!!
In attesa che tutte le piante si sveglino e' anche ora di fare qualche lavoretto in casa (pulizie di Pasqua?!!).
Via il copritavolo color nocciola,sostituito con uno bianco,aggiungo qualche cuscino  e  oggetto colorato.
Trasformazione in atto..





Oltre al giardino devo pensare anche ai loro abituali frequentatori e a volte distruttori,niente abitini estivi ma protezione per i fastidiosi  parassiti.