Nel 1911 impiega circa 1500 dipendenti e a partire degli anni 20 rinnova la sua produzione
dopo aver assegnato la direzione artistica all'architetto Giò Ponti.
Inizia un periodo importante in cui si punta su una produzione di alta qualità destinata ad una clientela esigente e raffinata.Nel periodo diretto da Giò Ponti alla manifattura lavorano importanti designer,tra questi Giovanni Gariboldi a cui viene affidata la direzione dopo la seconda guerra mondiale e che manterrà fino alla sua morte nel 1971.
Gio Ponti lascia la Richard Ginori nel 1938.
Nel 1955 nello stabilimento di Doccia viene chiuso il reparto produzione delle stoviglie e tre anni dopo quello degli isolatori.
Dopo l'acquisizione della Società Ceramica Italiana di Laveno, nel 1965,la storia della Richard Ginori prosegue unicamente in vari passaggi di proprietà fino ai giorni nostri.Nel 1970 diventa una controllata della finanziaria di Michele Sindona.Nel 1973 viene ceduta alla Liquidas e nel 1975 il gruppo si unisce alla Pozzi dando vita al famoso marchio Pozzi-Ginori.Nel 1977 è acquisita da Salvatore Ligresti.
Nel 1993 la Pozzi-Ginori viene venduta alla Sanitec Corporation mentre la Richard Ginori viene rilevata dalla Pagnossin S.P.A
Nel 2006 entra nel gruppo la Bormioli Rocco & Figli che ipotizzando la costruzione di un nuovo stabilimento cerca di trovare nuovi canali di vendita attraverso la grande distribuzione. Gran parte della produzione non avviene più in Italia ma all'estero per abbattere i costi.La presenza del Gruppo Bormioli termina alla fine dello stesso anno.
La società e' piena di debiti, e nonostante svariati tentativi di risollevarla nel 2012 viene messa in liquidazione.
Ad oggi nello stabilimento toscano lavorano 332 dipendenti.
Ad oggi nello stabilimento toscano lavorano 332 dipendenti.
Tazza ceramica Laveno,tazza porcellana Richard Ginori
I tazzoni in ceramica,i miei preferiti, venivano prodotti in 3 misure differenti diametro 15-13-11 cm e altezza rispettivamente 9-8-6 cm. Erano destinate non solo come oggi per la colazione ma anche per contenere le minestre,zuppe.Il peso poi variava,per esempio quella bianca in alto pesa 700gr. Un bel peso e spessore ma in questo modo il cibo si conservava ben caldo.Le scodelle in porcellana sono decisamente più leggere.
Anche i tazzoni o "bol" francesi rispettano queste misure.
Tazze in porcellana Richard Ginori anni 70
Il Marchio
Streghetta